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Approccio bioestetico alla rifinitura ortodontica – parte 2

Introduzione

IN COLLABORAZIONE CON IL DR. MASSIMO LOMBARDO E CON IL TEC. GIANLUCA DALLATANA (LAB. UNIONTECH)

Come già brillantemente esposto dal collega Massimiliano Lombardo, le riabilitazioni bioestetiche, si propongono di ripristinare le normali funzioni masticatoria, fonetica ed estetica, partendo da un approccio articolare, e non occlusale abituale. Per ciò che riguarda i casi post-ortodontici, la situazione non è differente. Anche se il trattamento è stato eseguito valutando la RC del paziente, si dovrà sempre passare da una fase diagnostica con M.A.G.O, procedura necessaria per determinare una posizione condilare stabile, che sarà la base di partenza per la nostra riabilitazione. Il caso che tratterò – svolto per la parte ortodontica dalla Dott.ssa M. Trivisani – è quello di una giovane paziente, che alla fine del trattamento ortodontico, presentava abrasioni diffuse su diversi elementi dentari. Si è pensato, quindi, di finalizzare il caso con delle ricostruzioni in composito, secondo i principi della bioestetica, al fine di ristabilire una estetica gradevole, una funzione masticatoria ottimale ma, soprattutto, dare quella stabilità occlusale in grado di mantenere la posizione ottenuta con l’ortodonzia, senza l’ausilio di sistemi di contenzione. In primis rileviamo i records diagnostici della paziente ( foto, impronte, arco facciale, bite di registrazione relazione tra i mascellari), per cominciare lo studio del caso.

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